Primi giorni a casa
Che il tuo parto sia avvenuto a domicilio, in casa maternità o in ospedale, accompagnata dalle ostetriche del Nido oppure no, puoi richiedere assistenza domiciliare da parte di un’ostetrica per i primi giorni a casa con il nuovo nato.
Nel caso di un parto extra-ospedaliero, la presa in carico di mamme e bambino prosegue per i primi tre/quattro giorni di vita con almeno una visita a domicilio al giorno.
Cosa fanno le ostetriche durante le visite in puerperio?
- Controllo del benessere della mamma: perdita ematica, regolare involuzione dell’utero, valutazione del perineo e controllo guarigione di eventuali lacerazioni, pressione arteriosa, piccoli accorgimenti per la ripresa fisica dopo il parto, dolori o fastidi al seno.
- Controllo del benessere del bambino: monitoraggio parametri vitali (respirazione, frequenza cardiaca, tono, colorito, temperatura), controllo emissione feci e urine, controllo della normale essicazione e cura del moncone ombelicale, valutazione del calo fisiologico e del recupero del peso, primo bagnetto a casa, cura della pelle e dell’igiene del neonato, suggerimenti per la gestione pratica/quotidiana del piccolo (spostamenti, viaggi, sonno, cambi, massaggi, fascia).
- Esecuzione screening metabolico (dopo le 48 ore di vita).
- Valutazione di una poppata: controllo e sostegno per il corretto attacco al seno per avviare più serenamente possibile l’allattamento.
- Sostegno emotivo alla neo-famiglia: dopo il parto, potersi esprimere liberamente con un’ostetrica di fiducia, aiuta ad elaborare eventuali situazioni di fatica, disagio, sofferenza fisica od emotiva cercando insieme di accogliere e comprendere i cambiamenti fisiologici del puerperio.
Consulenze in allattamento
“Un neonato ha solo tre esigenze: calore tra le braccia di sua madre, cibo dal suo seno e sicurezza nella consapevolezza della sua presenza. L’allattamento al seno soddisfa tutti e tre.”
Grantly Dick-Read
Un’ostetrica competente a disposizione per una consulenza in allattamento a domicilio o in sede: per sostenere ed affrontare dubbi o problematiche comuni di ogni genere (ingorghi mammari, ragadi al seno, incremento della produzione lattea, sostegno nel passaggio da un allattamento misto ad un allattamento esclusivo al seno…). Con pochi incontri si risolvono problemi che, se trascurati, impediscono il proseguimento dell’allattamento al seno. L’ostetrica può essere di grande supporto anche nell’accompagnare i genitori nel percorso di un allattamento artificiale.
E’ possibile programmare gli incontri per tempo, prendendo contatti con un’ostetrica del Nido durante la gravidanza, per iniziare fin da subito l’esperienza dell’allattamento con il piede giusto.
Oppure, se hai già partorito e hai necessità di una consulenza, puoi telefonare in segreteria al numero 0516350911. Sarà nostra cura metterti in contatto più velocemente possibile con un’ostetrica.
Ricordiamo che è possibile confrontarsi, sostenersi a vicenda, scambiarsi esperienze insieme ad altre mamme e insieme ad un’ostetrica, nei nostri incontri gratuiti ai soci di Sostegno all’allattamento, il secondo e il quarto mercoledì di ogni mese dalle 15 alle 17.
“L’allattamento al seno può fare questo e altro, ma richiede una sua catena calda di sostegno – e cioè assistenza competente alle madri perché possano avere fiducia in se stesse e per mostrare loro cosa fare, e protezione da pratiche dannose. Se questa catena calda si è persa nella nostra cultura, o ha dei difetti, è giunto il momento di farla funzionare.” Dal sito ufficiale UNICEF
Visita di fine puerperio
A 40-60 giorni dal parto, tempo sacro del puerperio, è importante ritrovarsi con l’ostetrica di fiducia. E’ il momento di tirare le somme di questo primo periodo così delicato e importantissimo.
Una visita accurata serve a verificare la ripresa fisica della mamma (perdite, dimensione dell’utero, genitali esterni) e del bambino (bilancio del peso dopo il primo mese di vita). Viene fatto il punto della situazione in merito all’allattamento discutendo insieme di eventuali difficoltà o problematiche. Verrà fatto counselling sulla contraccezione in allattamento e sulla ripresa dei rapporti sessuali. Importantissima è anche la valutazione dei muscoli del perineo, prendendo in esame i più comuni disturbi che possono presentarsi dopo il parto (incontinenza urinaria, dolore ai punti, fastidio ai rapporti); l’ostetrica potrà suggerire quindi esercizi mirati per la risoluzione o il miglioramento di tali sintomi.
Ma la visita di fine puerperio è ancora più importante da un punto di vista emozionale: si è concluso un periodo che, in altre culture, segna un passaggio chiave da donna a madre(oppure: un’iniziazione della nuova donna che è diventata madre). Anche per noi merita attenzione e un degno rito di chiusura che sarà diverso da donna a donna: un pianto liberatorio tra donne, un massaggio rilassante, il rito della placenta, la “chiusura” con il rebozo o semplicemente una bella chiacchierata con la tua ostetrica.
L’arte del Rebozo
Il Rebozo è una stoffa, una fascia, di solito tessuta a mano tipica del Messico.
Viene usato in gravidanza per massaggiare la donna ed aiutarla a rilassarsi, a sciogliere tensioni e/o aiutare il bambino a ben posizionarsi nel canale del parto.
Durante il travaglio il massaggio delicato e rilassante può avere un effetto antalgico molto gradito dalle donne. Le ostetriche (solo loro!!!), posta diagnosi di posizione, possono utilizzarlo a scopo terapeutico: si avvolge la zona pelvica e muovendo il corpo della madre si cerca di stimolare il bambino a scegliere una posizione che favorisca la discesa nel canale del parto.
“Si chiude il bacino e si apre il cuore”
Il Rebozo è utilizzato anche nel periodo del post-parto come massaggio di “chiusura” alla fine del puerperio o quando la donna si sente pronta a riceverlo (anche 2/3 settimane dopo il parto).
È una chiusura fisica, a livello del bacino e dell’utero, che salda lo spazio vuoto riposizionando gli organi interni. Dopo la grande apertura del parto la puerpera ritrova il suo centro insieme ad una grande rinascita emotiva.